giovedì 22 dicembre 2011

Spazio liberato

Già Marx aveva individuato nel capitalismo una tendenza al consumo che aveva chiamato feticismo della merce. Nella teoria marxiana del valore le merci, da pure e semplici cose, prodotto del lavoro umano, assurgono al ruolo di rapporto sociale, e in modo simmetrico, i rapporti sociali fra gli uomini assumono l’aspetto, nello scambio, di rapporti tra cose. Per vedere il consumismo come fenomeno di massa bisognerà aspettare circa un secolo.
Negli anni sessanta, l'economia degli Stati Uniti e dei paesi dell'Europa occidentale attraversò un periodo di espansione. Questo fenomeno, unito alla promulgazione di leggi che, ispirate dal Welfare state britannico, ebbero l'effetto di diminuire le diseguaglianze economiche, fece raggiungere ai paesi occidentali un grado di prosperità fino ad allora sconosciuto. Vi fu un arricchimento generale, testimoniato dall'aumento della domanda di generi alimentari e dei beni di consumo (automobili, elettrodomestici, televisori, vestiti, etc...).
Ma il mantenimento di questa prosperità era strettamente legato alla continua espansione della domanda di beni, vale a dire al loro consumo. Perciò i cittadini cominciarono a essere indotti, in primo luogo dalla pubblicità, ad acquistare sempre di più, anche usando il mezzo delle rate e delle cambiali. Fu così che molte persone, anche se non benestanti, iniziarono ad acquistare beni che non servivano più a soddisfare bisogni precisi e reali, ma il cui possesso li faceva sentire al passo con i tempi. Ebbe inizio, in altre parole, quel fenomeno che fu detto consumismo e che dura tutt'oggi. La contestazione giovanile che si ebbe nel 1968 attaccava anche il consumismo; infatti i giovani lo definivano una società fondata solo su beni materiali.
Il consumismo fu aiutato dalla diffusione di strumenti di credito al consumo, tra cui la carta di credito, i quali consentivano di acquistare beni pur non avendo il denaro necessario per l'acquisto.
Una teoria economica odierna che si propone di colpire fortemente il consumismo è la fiscalità monetaria, basata sull' accollamento delle spese pubbliche sugli scambi commerciali (e quindi sul consumo) anziché sui redditi. http://it.wikipedia.org/wiki/Consumismo


Bellissima scena del film "Zabriskie point" 
di Michelangelo Antonioni 


Auguro a tutti buone feste! 



sabato 26 novembre 2011

Anello intorno all'albero

"Liberare il corpo" 

I progetti per le scuole materne rappresentano una tipologia molto particolare. Nelle sue "Investigazioni Filosofiche", Wittgenstein scrive che bambini e stranieri hanno in comune l'assenza di conoscenza della lingua e di un set di regole codificato. Questo li porta — in un primo momento — ad apprendere con i sensi e col corpo. Nell'insegnamento ai bambini delle scuole materne viene favorito un tipo di spazio che evita la dinamica classica delle lezioni frontali ex-cattedra. In tal senso, per dare più libertà ai bambini di muoversi, il direttore della scuola ha espressamente chiesto ai Tezuka di poter fare a meno di mobilio: quindi niente sedie, banchi o cattedre. Il risultato è che in Ring around a Tree si propone un'architettura atta a liberare il corpo dove non sono previste misure di costrizione spaziale.
fonte:
http://www.domusweb.it/it/architecture/ring-around-a-tree-/
approfondimenti:







giovedì 13 ottobre 2011

Claudio Villa in concerto..."Anfiteatro di Sezze" (pace alle loro anime)

Avevo circa 12 anni quando, con mia madre e la sua 500 bianca, andai a vedere Claudio Villa in concerto all'anfiteatro di Sezze. Nell'abitacolo eravamo in 4 perché si aggregarono mia cugina con sua madre. E proprio le gradinate di Piacentini  trasformavano quel magico luogo in uno spazio di aggregazione a scala urbana. 
Fu il primo di una serie di concerti che ho avuto la fortuna di vivere con grande emozione: Antonello Venditti, Ivan Graziani, Francesco De Gregori, Pierangelo Bertoli.
Le note di quelle serate si diffondevano dalla collina in pianura animando l'aria che si respirava.

Non molto tempo fa, mi recai al Convento delle Clarisse per un sopralluogo legato ad un bando di concorso.
In quell'occasione conobbi una collega di Genova giunta a Sezze per contribuire a fornire un'idea sul futuro di quella austera e misteriosa struttura.
Non esitai, essendo la sua città una delle mie preferite, ad offrirmi come "Cicerone", forse perché Genova ha dato i natali a Faber, forse perché è la città di Emanuele Luzzati, forse per il teatro della Tosse, forse per Renzo Piano, forse per via del Campo, forse per solidarietà, non sò.

Ma come potevo presentare a Chiara il paese dei miei natali?

La deformazione professionale, inevitabilmente, porta a trattare argomenti che appartengono al bagaglio culturale di ognuno di noi.
E così le mie argomentazioni, come al solito, volsero su tematiche che mi stanno a cuore ovvero architetture, opere pubbliche, spazi pubblici e tutto ciò che riguarda l'aspetto e le caratteristiche di un luogo.

Il tour cominciò soffermandoci sullo spazio concepito a "Ferro di Cavallo", il cui muro è stato sostituito da una scalinata che si affaccia su uno svincolo stradale!
La conformazione di "Ferro di Cavallo" esprimeva un'idea di spazio basata sulle contrapposizioni. Il positivo e il negativo, lo spazio concavo e quello convesso, il pieno e il vuoto. Bastava semplicemente valorizzare questi elementi opposti facendoli dialogare con una ricucitura urbana generata da uno spazio pedonale. Costi? Minimi. Risultato? Una frizzante piazza pedonale, peccato! Abbiamo perso quel muro che delimitava uno spazio urbano, distinguendo carrabile da pedonale, che per decine di anni ha caratterizzato le cartoline souvenir "Saluti da Sezze".
Ovviamente il giro turistico si è amaramente concluso all'anfiteatro, luogo violentato e poi abbandonato.

Io non ci stò! 
La gestione non controllata del denaro pubblico porta alla perdita della linfa vitale di una società, trasformando un paese a immagine e somiglianza di chi non ha occhi per vedere che esiste un mondo migliore!
E oggi ci ritroviamo a gioire perché Bombazza di Striscia la Notizia farà il suo servizio sull'anfiteatro Ecomostro di Sezze.

Grazie a M.L.I.S. questi riflettori hanno trovato luce e speriamo in un futuro caratterizzato da luce propria!
Ma queste battaglie si dovrebbero evitare intervenendo sulle opere pubbliche con "onestà intellettuale" e di fronte a scempi così evidenti nessuna bandiera politica dovrebbe tacere!

Buona battaglia sociale a tutti, soprattutto ai cittadini!

martedì 27 settembre 2011

La panchina più lunga

"Questo progetto nasce come idea di creare una panchina molto lunga sul  lungomare a Littlehampton, potenzialmente la più lunga panca esistente nel Regno Unito o forse  nel  mondo. La struttura è disposta sinuosamente lungo la passeggiata, intorno ai lampioni, e piega dietro i bidoni, chinandosi nel terreno per consentire l'accesso tra la spiaggia e il verde.
...
La passeggiata si estende dal porto verso est verso Worthing e oltre. Il sito segue un muro di mattoni rossi che accompagna il lungomare per oltre mezzo chilometro, che termina al Beach Cafe Oriente."





per approndimenti visitare:

The Longest Bench, Littlehampton « Studio Weave

Buon divertimento a tutti!



venerdì 2 settembre 2011

Naviganti

La prima volta che misi piede nel Salento era il 1995.
Con un gruppo di amici passammo le vacanze estive in campeggio tra Gallipoli ed Otranto. Ricordo di aver viaggiato con la SUD-EST (linea ferroviaria a unico binario che attraversa il Salento) e di aver provato una mix di sensazioni non decifrabili,   probabilmente immature per poter apprezzare quella terra apparentemente arida, ricca di alberi di ulivo e vigneti. Il paesaggio, così diverso dai luoghi a cui ero abituata, mi provocò disagio.

L'anno successivo, direzione Paros (isole cicladi), fui solo di passaggio in Puglia e quel luogo lentamente cominciò ad entrarmi nell'animo. 

Ad oggi, sono passati molti anni e questa terra l'ho frequentata durante tutte le stagioni dell'anno, senza mai saltarne uno, in compagnia della mia dolce metà che è di origine pugliese.  

Una terra di naviganti, con un fascino misterioso, caratterizzata da una piana deserta con la presenza di vere e proprie oasi, le masserie, dove scoprire la cultura di un popolo di mare... Poi la grande tradizione culinaria: il primitivo, le orecchiette, le pucce, le frise, le focacce, le bombette, le mozzarelle, la burrata, i ficatini, le fritture di paranza, i gamberi, i polpi....basta!!!

Continuate voi con un bel viaggio per scoprire cosa vi riserverà il "Salotto d'Italia".

BUON SALENTO A TUTTI!

http://sfera.ilcannocchiale.it/2004/04/09/tra_ulivi_e_trulli.html



giovedì 28 luglio 2011

Il tormentone estate 2011: "Flash Mob Sezze Scalo"

Sono le 18:00 quando il treno su cui sto viaggiando si ferma alla stazione prima della mia.
Dal finestrino riesco ad intravedere i monti Lepini e subito dopo il mio sguardo si posa su un paesino con un castello dominante che cattura la mia attenzione.
Quando il treno riprende il viaggio, dopo circa 5', ecco una torre bellissima come quella che ho visto un paio di volte sui francobolli dell'anno 1989.
Ora sto costeggiando una montagna e sulla destra riesco a scorgere una pianura caratterizzata da svariate colture : vigneti, uliveti, piantagioni di kiwi... e come per magia si apre uno scenario meraviglioso che include un piccolo villaggio situato alle pendici di una collina.
Il sole, ormai al tramonto, esalta i mille colori delle case evidenziando i tetti rossi che dominano la pianura e facendo così pensare ad una cartolina che ritrae lo scorcio di un villaggio nordico.
E' un bellissimo giorno ed un clima di allegria regna sovrano su questa cittadina.
L'euforia presente nell'aria è legata ad un evento organizzato da un gruppo di ragazzi autoctoni intitolato:
"FLASH MOB SEZZE SCALO".

Vi presento i protagonisti dell'evento e...buon flash mob a tutti!


P.S. questi che vediamo sono solo alcuni dei protagonisti...
allego il link dell'evento pubblicato su facebook. 
Il 05 agosto 2011 questi ragazzi ci aspettano per passare un allegra serata in compagnia...e allora tutti al flash mob!


venerdì 22 luglio 2011

La cinetica del gatto

Il gatto è un animale domestico che durante la mia vita è stato sempre presente. Da piccola con mia sorella li utilizzavamo  modello sciarpa, poi infilavamo questi poveri gatti dentro una vecchia calza e li trascinavamo per tutto il giardino...loro si facevano manipolare come peluche.

Durante la mia giovinezza ho allacciato un intenso legame con "Ambrogio". Bianco con macchie nere aveva la bocca un pò storta. Quando lo trovai era piccolo, impaurito, infreddolito e fu subito grande amore. 
Erano i primi anni dell'università e Ambrogio veniva a bussarmi alla finestra dello studio. Mi guardava con quella bocca storta ed io lo trovavo estremamente bello. Poi entrava e si accoccolava sulle mie gambe per ore.
Purtroppo morì avvelenato dopo qualche anno...

Per un periodo abbastanza lungo non ho più avuto gatti perché vivevo in città e conducevo una vita impossibile per poter accudire un animale così complesso.

Tornata in paese avviene l'incontro con una nuova fiamma di nome "Penelope". Lei è una femmina elegantissima e molto aristocratica. Agile come tutti i felini ha una particolarità... adora il cursore del mouse! Vorrebbe acchiapparlo ma le rimane impossibile.
Anche lei è una trovatella di razza meticcia e come tutti i felini ha una spiccata intelligenza.

Giffona nostra è veramente adorabile.

P.S. Rivolgo un appello a tutti coloro che posseggono un animale che sia gatto, cane, pappagallo ecc.

E' GIUNTA L'ESTATE E SIAMO IN PERIODO DI VACANZE... 
NON ABBANDONATELI!
     
buone vacanze a tutti!

sta per acciuffare un grillo
poverino!





giovedì 7 luglio 2011

Il mappamondo virtuale...

Adoro il mappamondo e lo trovo un oggetto estremamente affascinante perché, secondo me, esprime al meglio il concetto di multiculturalità.

Vorrei soffermarmi per un attimo su  una parola intrinseca alla multiculturalità ovvero la diversità. Chi è un diverso? Colui che non è uguale...Uguale a chi? Uguale a cosa? 

Abbiamo faticato per conquistare l'individualità e in un lampo ci ritroviamo a desiderare cosa? L'omologazione? 

Un giardino è bello e affascinante quando conserva al proprio interno una diversità di essenze che lo rendono unico.

La conoscenza delle proprie origini, tramandata con amore di generazione in generazione, rappresenta il fiore che fa parte di quel giardino e il concetto di appartenenza è proprio l'essenza di quel fiore. 
Ciò che lega diverse generazioni è la curiosità di conoscere da una parte e la voglia di raccontarsi dall'altra. 
Si proprio la curiosità...quella curiosità bambina è il segreto di vita che arricchisce l'animo umano.

E al mappamondo lasciamo il fascino di rappresentare un oggetto che incuriosisce e spinge alla conoscenza di nuove culture e nuovi sconfinati luoghi...

Il mappamondo di google earth per esempio...fatelo girare, chiudete gli occhi e cliccate con il mouse...poi aprite nuovamente gli occhi e scoprite quale popolo e luogo vi farà conoscere il vostro destino. 

Buon viaggio a tutti!



sabato 25 giugno 2011

Il Brivolco detto "La valle"...

I ricordi d'infanzia sono quelli che preferisco...
A primavera io e i miei cugini giocavamo in un prato che confinava con la mia casa paterna...pieno di alberi di ulivo e fico, il prato custodiva molte essenze e ogni stagione sfidavo mia cugina a trovare un quadrifoglio...Un bel giorno il sole era ormai alto e  noi, prese dalla curiosità di scovare un fiore mai visto ci incamminammo verso "la valle", luogo proibito ai bambini essendo molto pericoloso. Ma noi non curanti di questo ordine arrivammo a percorrere il ciglio del torrente. Ricordo come fosse ieri che l'acqua, allora limpida, scorreva imponente e finiva per formare una cascata...uno spettacolo indimenticabile. Nel frattempo i nostri cari ci cercavano disperatamente mentre noi cercavamo il "fiore che non c'è". 
La giornata si concluse con una bella punizione a testa per aver infranto le regole imposte dai nostri genitori e per giunta senza aver trovato alcun quadrifoglio e senza fiore che non c'è...
Sono passati diversi anni e...
oggi mi trovo ad invitare parenti ed amici a partecipare in massa al flash-mob del 1 luglio per difendere quelle acque che hanno accompagnato la mia infanzia...





mercoledì 15 giugno 2011

spazio teatro

In un tempo lontano c'era un giardino sui tetti, e nel giardino un bambino e una bambina, e una rosa rossa e una rosa bianca, e un filo di seta legato alla luna…
Ho sempre pensato che la festa dell'epifania fosse per tutti i bambini un'occasione per trascorrere una giornata particolare...proprio per questo motivo il 6 gennaio del 2009 ci recammo insieme alle mie tre nipotine al Teatro Valle di Roma per gustarci lo spettacolo dal titolo "La regina delle nevi" rappresentato dalla compagnia teatrale Teatro Kismet OperA di Bari.
La regina delle nevi è il  percorso iniziatico di due bambini dall'infanzia all'adolescenza, un tempo della vita in cui si è molto vulnerabili, ci si ritrova diversi, a volte arroganti, con lo sguardo duro, soli. L'interesse appassionato per questa fiaba  nasce dal riconoscimento della sua ricchezza simbolica.  Il bacio di ghiaccio della regina delle nevi ruba lo stupore dell'infanzia e allora la razionalità domina l'esistenza. Questa fiaba ci incoraggia ad andare là, dove qualcuno è prigioniero delle nevi, e uscirne insieme, e ci aiuta ad affrontare le piccole e le grandi prove a cui la vita continuamente ci sottopone.
Con questo piccolo ed emozionante ricordo auguro un grande "in bocca al lupo" al Teatro Valle e a tutti coloro che si occupano di spettacoli teatrali in questo paese...


Buona frequentazione di teatro a tutti!

martedì 31 maggio 2011

"un futuro migliore": Io non mi astengo

"un futuro migliore": Io non mi astengo: "Io non mi astengo, non sono indifferente. Alla delega in bianco a questa classe politica di affaristi, corrotti e corruttori, a questo ..."

martedì 17 maggio 2011

Significato di omertà

da Wikipedia:


L'omertà è il valore per cui si mantiene un atteggiamento di ostinato silenzio atto a non denunciare reati più o meno gravi di cui si viene direttamente, o indirettamente a conoscenza e la si commette celando l'identità di chi ha commesso un reato o comunque tacendo circostanze utili alle indagini dell'autorità giudiziaria.


Il termine omertà è di origine incerta, si trovano tracce del suo uso già a partire dal 1800. Alcune fra le teorie sulla sua origine la collegano alla parola latina humilitas (umiltà), che sarà poi adottata dai dialetti dell'Italia meridionale e modificata in umirtà. Dalla forma dialettale si potrebbe dunque essere arrivati alla forma italiana odierna.

L'omertà è molto diffusa nei casi di reati gravi, soprattutto se commessi dalla criminalità organizzata, come mafia, Sacra Corona Unita, camorra e 'ndrangheta e, in passato, Anonima Sequestri. L'utilizzo del termine omertà nell'ambito giornalistico porta a volte alla colpevolizzazione di intere cittadinanze che di fatto risultano mortificate sia dalle azioni criminali, sia dall'accusa di complicità. L'omertà è presente per la paura di ripercusioni personali.

L'omertà può essere praticata anche da una comunità, più o meno estesa, governata da una autorità non riconosciuta. In questo caso i tentativi di autonomia ed indipendenza a carattere criminoso, come per esempio il terrorismo possono essere coperti dall'intera comunità.


















dizionario della lingua italiana Sabatini Coletti:
  • 1 Regola della malavita organizzata e consuetudine culturale dei luoghi da essa dominati, che obbligano al silenzio sull'autore di un delitto e sulle circostanze di esso
  • Solidarietà interessata fra membri di uno stesso gruppo o ceto sociale che coprono le colpe altrui per salvaguardare i propri interessi o evitare di essere coinvolti in indagini spiacevoli e pericolose.


    Buona libertà a tutti!

mercoledì 11 maggio 2011

Osservare un lettore

Metropolitana (linea B) direzione Garbatella...i miei pensieri, ad un certo punto, vengono interrotti da tre strani personaggi appollaiati sul corrimano. Mi avvicino, osservo meglio e noto che leggono un quotidiano...di fianco una frase  "TAKE A PHOTO AND GOOGLE ORIGAMANZA VARIA". Colpita da questi piccoli "omini" colorati per poco non scendo alla fermata a cui ero diretta...
Faccio una breve ricerca sulla rete e scopro:
http://origamanzavaria.wordpress.com/

Buona campagna referendaria a tutti!

mercoledì 13 aprile 2011

"Chi semina vento raccoglie tempesta"

Ricordate il post dal titolo "Spazi Verdi Condivisi"?
Era l'autunno 2010 e in quell'occasione avevo proposto una "zappata romana" pubblicando foto che rappresentavano piccoli bulbi di tulipani. 
Con l'arrivo della primavera 2011, i piccoli bulbi si sono trasformati in questo meraviglioso spettacolo...
Colgo l'occasione per presentarvi un'esplosione di colori augurandovi una Buona Primavera!

un tocco di giallo
cucù
un tocco di rosso


"danzatori in giardino"



sorpresa!

che aria tira lassù?
che bel cigno!


arancio non guasta...

la classe non è acqua!






















domenica 13 marzo 2011

"Il viaggiare d'altri tempi"

Scritto tratto da "La via Appia nella palude pontina" di Francesco Berti.
Buona lettura a tutti!

"...Alla fine del XIX secolo, quando nella palude imperava la malaria gialla, da Velletri per Terracina, ogni mattina partiva una diligenza: quasi alla stessa ora un'altra carrozza muoveva da Terracina per Velletri.
Era questa la maniera di tenere stretti i vincoli umani e commerciali fra i due paesi pontini e il resto del mondo. Altri mezzi di comunicazione non esistevano e né si era ancora tentati di impiantare una tratta ferroviaria che attraversasse la landa malsana. Solo alla fine del XIX secolo, le promesse succedono le promesse,ai tracciati i tracciati, da quello che cerca sviluppo alla base dei monti a quello che correrebbe libero e sicuro, da maestro a scirocco, sulla duna sabbiosa. Dovrà passare ancora molto tempo prima che la vaporiera colleghi Roma a Velletri, Sezze a Piperno per completare il percorso fino a Terracina. La realtà rimane una: il viaggio tra Velletri e Terracina è il peggiore viaggio a cui possa essere condannato un uomo..."


"...La distanza da Cisterna è, ormai, di venti chilometri e la diligenza si ferma per permettere la discesa o la salita ai passeggeri diretti a Sezze o provenienti da Sezze..."


"...Dopo Foro Appio, e per un buon tratto di strada, scompaiono gli stagni palustri e prende postoil ricco campo setino. Nei campi si ergono enormi <casole> di grano, indizio di ricca raccolta di messi..."

giovedì 17 febbraio 2011

La qualità dello spazio urbano



Il Premio Europeo per la Urban Public Space è un concorso biennale organizzato da sei istituzioni europee con l'obiettivo di riconoscere e incoraggiare i progetti di recupero e difesa dello spazio pubblico nelle nostre città. 

L'immagine di cui sopra è la schermata che apparirà sul vostro computer cliccando sul link :

Le etichette gialle rappresentano i progetti presenti nell'archivio. Cliccandoci sopra si ha la possibilità di fare un viaggio virtuale per conoscere tali interventi. L'aspetto interessante è che per ogni progetto esiste una scheda informativa sulla quale è riportato il costo, il tempo di realizzazione dell'opera etc...MASSIMA TRASPARENZA...

Le immagini che seguono sono relative ad un progetto realizzato a Tirana in Albania e riguarda l'installazioni di aree gioco e sportive localizzate in zone  degradate della città. Tali interventi puntuali comprendono un numero di aree grandi mq. 100 per un costo di € 4.000.


E' interessante analizzare la procedura utilizzata per  realizzare il progetto perché permette di far fronte alla limitata possibilità di risorse economiche da parte dell'amministrazione pubblica...tema sicuramente molto vicino anche a noi...

Buona realizzazione a tutti!!!

venerdì 28 gennaio 2011

Il processo partecipativo

La giornata di ieri vede coinvolti i nostri amministratori locali in una rassegna stampa che tratta un tema molto importante per il nostro paese “Il PRG partecipato a Sezze”.
A proposito di "processo partecipativo" vorrei aggiungere:
La partecipazione degli abitanti al processo di progettazione rende possibile la presenza di tutti gli stimoli e le esigenze non esprimibili in forma razionale, ma che, proprio perché legati alla parte più densa e profonda della psiche, hanno un peso prioritario nella formazione di un ambiente in cui l'uomo possa riconoscersi, recuperando (senza nostalgie stilistiche) gli istinti, le tradizioni, i dialetti. (Ecologie Urbane di Lucien Kroll e Luigi Cavallari)
Sono argomenti questi che meritano un approfondimento e per questo motivo propongo un sito ricco di contenuti rivolti all'interesse collettivo



Buona approfondimento a tutti!!!

lunedì 17 gennaio 2011

Luoghi di vita vissuta...

‎"...è ormai una certezza che la riqualificazione degli ambienti urbani degradati passa attraverso la riqualificazione degli spazi pubblici aperti, più o meno grandi: sono i luoghi del collettivo urbano, che superando il concetto tradizionale della piazza, (presentando identità e funzioni anche diverse) possono acquisire oggi le valenze che il termine piazza ha sempre avuto nella storia della architettura e della città; sono quei luoghi dove sono possibili gli scambi sociali, culturali e commerciali.....sono quei luoghi - cerniera, dove il singolo cittadino diviene comunità e trova il contatto diretto con gli altri; sono - come le piazze storiche - i luoghi dello stare e del divenire..." Achille Maria Ippolito. Il parco urbano contemporaneo.
Ho riportato questa citazione perché concettualmente chiara. Ma in alcuni casi ciò che viene definita come riqualificazione urbana può trasformarsi in un grande scempio.

Alcuni eventi nella vita chiamano in causa tutti perché cittadini di un determinato luogo.
Il luogo lo si identifica per un vissuto ed è legato alla memoria di ogni individuo.
Io mi chiedo, considerando i nostri ricordi, come ci si possa identificare oggi e in futuro in un "spazio urbano"  deturpato dall'ignoranza di alcuni individui!!!

Ho in breve dedicato queste due righe perché tempo fa ho deciso di aderire al gruppo nato su facebook il cui link è: 
http://www.facebook.com/group.php?gid=339031209825  
Tale gruppo ha un interesse collettivo relativo all'anfiteatro del comune di Sezze, "una ridente cittadina" a pochi km da Roma.

Invito tutti coloro che leggeranno questo post a visitare il gruppo su fb e ad iscriversi perché una giusta causa non ha ne colore ne bandiera che tenga!!!

Buona causa a tutti...

PRIMA...

DOPO...

P.S. le foto sono state scaricate dall'album del profilo attivo su facebook dal titolo: ANFITEATRO DI SEZZE ECOMOSTRO