venerdì 27 settembre 2013

Le acque superficiali dell'Agro Pontino

Ci sarà l'11 ottobre 2013 alle ore 9:30 presso l'Aula Magna del Liceo Scientifico G.B. Grassi Latina l'interessante convegno dal titolo "Incontro sul miglioramento della qualità delle acque superficiali dell’Agro Pontino" organizzato dalle sezioni di LATINA dell’ANUA (Associazione Nazionale Ufficiali Aeronautica) e di ITALIA NOSTRA, con la partecipazione attiva della Provincia di LATINA.
Tale incontro è conseguente al recente studio/progetto e relativi workshop organizzati dall’Ufficio Life+08 Rewetland della Provincia (www.rewetland.eu). Si allega uno stralcio degli obiettivi che detto studio si prefigge per il miglioramento della qualità delle acque superficiali, come richiesto dall’Europa e riportato nel PRA (Programma di Riqualificazione Ambientale).
A riguardo si evidenzia che l’incontro è supportato dalla recente approvazione da parte della Provincia del Documento Preliminare di Indirizzo circa il Programma di Riqualificazione Ambientale delle acque superficiali dell’Agro Pontino, consultabile sul sito della Provincia www.provincia.latina alla voce Albo Pretorio, pag 5, CP 16/2013. In particolare il citato documento circa la Promozione di comportamenti più attenti verso la tutela delle acque da parte di cittadini ed imprese prevede anche la realizzazione di campagne di sensibilizzazione e didattiche sul tema della risorsa idrica, della qualità delle acque e del patrimonio storico della bonifica (azione 142 del PRA). L’obiettivo che ci si pone è quello, oltre che diffondere e informare sull’argomento qualsiasi cittadino, di stabilire un percorso conoscitivo e operativo (per quanto possibile) con le scuole sulle variegate e complesse tematiche legate al miglioramento della qualità delle acque superficiali.
E’ quindi intenzione delle Associazioni e della Provincia di accompagnare gli eventuali studi che insegnanti vogliano intraprendere, promuovendo nel tempo ulteriori incontri ristretti e finalizzati.

Vi aspettiamo l'11 ottobre.
Buon incontro a tutti!

martedì 28 maggio 2013

VIALE DEI CAPPUCCINI A SEZZE (LT) E I SUOI OLMI PERDUTI

L'albero rappresenta un elemento naturale che è direttamente collegato alla mia infanzia. La casa paterna in cui ho vissuto per 20 anni, confinava con un terreno pieno di alberi di ulivi, albicocche e fichi.
Tra le cose più piacevoli che ricordo, una era quella di salirci sopra e meditare per ore.
Ho imparato a scalare gli alberi alla tenera età di 6 anni e su un albero ho imparato la tabellina del "nove". Ricordi a non finire legati alla maestosità degli alberi. Creature viventi tra le più affascinanti sulla faccia della terra. 
Questa premessa l'ho voluta fare per sottolineare l'offesa fatta, da parte degli amministratori di Sezze (LT), alla  mia sensibilità ed a quella di tutti i cittadini che sperano in un futuro migliore e più virtuoso, con la radicale e scellerata scelta di tagliare un filare di 9 olmi alti 12 metri in uno spazio collettivo.

Circa un mese fa, un amico del gruppo "In difesa dei beni archeologici" di cui faccio parte, mi chiamava chiedendomi se sapevo qualcosa relativamente al taglio degli olmi di viale dei Cappuccini a Sezze (LT), il paese dei miei natali che, dal 2010 mi ospita nuovamente, dopo una lunga pausa metropolitana.
Rispondevo sconcertata di non sapere nulla e così dopo un giro di veloci e disperate telefonate, siamo riusciti a scoprire che era proprio vero. 
Un progetto denominato "Recupero dell'immagine di viale dei Cappuccini" che prevedeva l'abbattimento di un filare di 9 olmi di alto fusto, per lasciare spazio al una lastricata di porfido proveniente dal Trentino o dalla Cina. 
Da quel momento è partita una dura battaglia in difesa di quel filare che, secondo Noi, rappresentava un bene comune di grande valore ambientale e culturale da salvaguardare. 
Senza rinunciare al marciapiede abbiamo fornito soluzioni tecniche alternative che prevedevano l'integrazione del filare esistente. Siamo stati ricevuti dal Sindaco, abbiamo partecipato alle commissioni, abbiamo continuamente scritto e fatto appelli ai nostri amministratori invitandoli al rispetto delle normative vigenti ed adottate.
Alla fine della storia, i signori che dovrebbero amministrare il paese, hanno incaricano un agronomo che ha condannato a morte gli olmi perché malati di grafiosi, pericolosi per la stabilità e di conseguenza per l'incolumità pubblica.
Questo incarico è stato ufficializzato solo dopo il nostro appello al rispetto della normativa vigente ed adottata in particolar modo all'art. 25 del nuovo P.U.C.G.che recita:

"Dovranno essere rigorosamente conservate le alberature di alto e medio fusto esistenti, salvo che si riscontrino condizioni di degrado delle stesse nel qual caso andranno sostituite, nella misura di due nuovi esemplari per ognuno di quelli asportati, di analoghe essenze e comunque autoctone."

Quali potevano essere le condizioni di degrado?
La malattia e di conseguenza la sicurezza pubblica.

Perché per la realizzazione del marciapiede dell’ex viale dei cappuccini sono stati commissionati ben due progetti? Perché il primo, che prevedeva il marciapiede dalla parte opposta al filare di olmi, quindi più funzionale, è stato abbandonato? 
Perché si è sentita la necessità di incaricare un altro progettista per redigere un secondo progetto e cambiare l’ubicazione del marciapiede? 
Perché nel progetto gli olmi figurano come malati da estirpare se la relazione vegetazionale per giustificarne l’espianto è stata commissionata solo il giorno prima del taglio? 
Se invece dalla relazione vegetazionale fosse risultato, al contrario, che gli olmi erano sani, quale sarebbe stata la sorte del marciapiede e dei lavori già appaltati ed iniziati? 
Tutto questo ci spinge a ritenere che il taglio degli alberi è stato solo il frutto di una scelta politica strabica e sorda alle richieste dei cittadini, che niente e nessuno avrebbe mai potuto fermare la scellerata decisione di privare il paese di un bene così prezioso.


canzone registrata dal vivo
Lucia Viglianti voce
Antonello Vannucchi pianoforte
il giardino di Maria


mercoledì 3 aprile 2013

CHIAMIAMOLE PURE DOMENICHE ECOLOGICHE...

Era il 27 marzo del 2012 quando scrivevo il post intitolato “La prima giornata ecologica di Sezze”.
Con quel titolo volevo ironicamente sottolineare come, nel paese dove vivo, non fosse mai stata organizzata una iniziativa di questo tipo.
In effetti, il post racconta della giornata ecologica di un paese limitrofo a Sezze, ovvero Sermoneta e quella giornata era il 25 marzo del 2012.
Dopo circa un anno, anche a Sezze viene organizzata non una, ma addirittura tre giornate ecologiche.
Di seguito riporto testualmente l’iniziativa:


DOMENICHE ECOLOGICHE
GIORNATE DEDICATE ALL’ECOLOGIA E ALL’AMBIENTE 

DOMENICA 7 APRILE - PRIMA GIORNATA DEDICATA ALLA PULIZIA DELLA VIA ANTICA VIA ROMANA.
DOMENICA 12 MAGGIO - GIORNATA DEDICATA ALLO SVUOTAMENTO DELLE CANTINE E RIFIUTI INGOMBRANTI–SEZZE SCALO (PIAZZALE DELLA STAZIONE)
DOMENICA 26 MAGGIO - GIORNATA DEDICATA ALLO SVUOTAMENTO DELLE CANTINE E RIFIUTI INGOMBRANTI – LOCALITA’ ZOCCOLANTI.


L’iniziativa promossa dagli assessorati all’urbanistica e all’ambiente del Comune di Sezze, è stata organizzata di concerto con la società partecipata S.P.L.  che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani.
La prima delle giornate programmate sarà dedicata alla pulizia dell’antica strada romana, che da Madonna della Pace arriva a presso l’ex cava Petrianni a Sezze Scalo.
La pulizia di questo tracciato potrà essere da auspicio per un più efficace intervento di valorizzazione delle preesistenze archeologiche presenti lungo il percorso, diventato ormai un appuntamento costante delle passeggiate organizzate dal gruppo “In Difesa dei Beni Archeologici”, che giorno dopo giorno hanno visto crescere le adesioni e l’interesse nei confronti della difesa dei beni archeologici e paesaggistici.
Lo scopo dell’iniziativa, proposta dalle associazioni, ha trovato immediata approvazione sia dell’amministrazione comunale sia della società partecipata del comune S.P.L., che intendono sensibilizzare ulteriormente la cittadinanza al corretto conferimento dei rifiuti, con particolare attenzione a quelli ingombranti, che troppo spesso vengono abbandonati ai margini delle strade, nonostante sia da tempo attivo il ritiro da  parte della S.P.L.  su richiesta al n. verde 800 42 009.
Nell'ambito di tali giornate sarà possibile gratuitamente conferire o far ritirare direttamente dalla società S.P.L. i rifiuti pesanti da smaltire. A tutti i partecipanti, sarà consegnata una salopette in ricordo dell’iniziativa, oltre a guanti e ogni altro occorrente per la raccolta di piccoli rifiuti.

Presidente S.P.L.     ass. Urbanistica     ass. Ambiente          il Sindaco 

arch. V. Rosella     arch. M. Baratta     dott. P. Bernabei    dott. A. Campoli


Di seguito riporto le mie conclusioni sul post di un anno fa:
“Farei volentieri un'appello a tutti coloro che, in queste ore, si stanno arrabattando per completare liste elettorali con l'unico obiettivo di correre alle prossime elezioni amministrative che si svolgeranno il 06-07 maggio del 2012.

Tutti insieme alle nostre famiglie, ai nostri amici, alle associazioni tutte etc...organizziamo "LA PRIMA GIONATA ECOLOGICA DEL COMUNE DI SEZZE" e andiamo a ripulire ognuno un piccolo angolo di questo territorio. 

Domani potremo alzarci dal letto e provare la sensazione di aver contribuito alla crescita civica del Nostro paese.

Buona vita civica a tutti!”

Vista la crescente partecipazione alle passeggiate promosse dal gruppo “In difesa dei beni archeologici”, mi auguro che questo piccolo tassello, intitolato “Domeniche ecologiche”, sia solo l’inizio da parte dell'Amministrazione, di una "vera" programmazione estesa su tutto il territorio del Comune e finalizzata:
  1. alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica;
  2. alla bonifica delle discariche abusive;
  3. alla rimozione di un materiale estremamente pericoloso per la salute pubblica ovvero l’amianto, individuato in diversi punti del territorio.

Nell'auspicare le nobili intenzioni dei nostri amministratori, avendo come unico obiettivo il bene comune e senza alcun slogan momentaneo, 

auguro
buone domeniche ecologiche a tutti!


P.S. 
per correttezza volevo evidenziare che il giorno 27 aprile del 2012 una giornata ecologica fu organizzata per ripulire il parco "Felice Cottignoli" di Sezze Scalo.
"la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo “Valerio Flacco “ di Sezze Scalo, in collaborazione con il Comune di Sezze e la S.P.L., organizzano una giornata ecologica per promuovere negli alunni un atteggiamento di rispetto e salvaguardia ambientale."
Ora, limitare l'iniziativa ai soli alunni delle scuole, a mio avviso, è riduttivo.
Per questo motivo continuo a sottolineare che il buon esempio da parte degli adulti con l'appuntamento "Giornata ecologica", sia uno dei principi per insegnare ai bambini un atteggiamento virtuoso nel rispetto dell'ambiente. Alle "pulizie varie", si potrebbe aggiungere la chiusura al traffico del centro storico e tante altre bellissime iniziative Green.

Buona vita green a tutti!

sabato 9 febbraio 2013

La discarica urbana del Garraf: il progetto paesaggistico

É all’interno del parco del Garraf , uno dei dodici parchi forestali protetti della Catalogna, che si trova la Vall d’en Joan, un’ex discarica di rifiuti solidi urbani, interessata tuttora da un lungo e difficile processo di rinaturalizzazione, frutto di conoscenze multidisciplinari che spaziano dal paesaggismo all’ingegneria ambientale e dall’agronomia alla geologia. Vediamo dunque come gli architetti catalani Joan Roig ed Enric Batlle hanno sapientemente restituito dignità ad un’area talmente degradata da sembrare irrecuperabile.

I lavori di rinaturalizzazione della vallata iniziarono nel 2002, in attuazione della Direttiva europea 1999/31/CE sulla disciplina delle discariche. Il progetto fu assegnato allo studio di architettura Roig i Batlle, il quale si avvalse del contributo di un nutrito gruppo interdisciplinare di collaboratori tra cui la paesaggista Teresa Galì Izard.

L’intervento paesaggistico interessa una gola di 60 ettari (circa il due per cento del parco del Garraf) che dal 1974 al 2006 è stata usata come discarica illegale di rifiuti urbani. Si tratta di un vero e proprio paradosso se consideriamo che il reato ambientale è stato perpetrato anche dopo l’emanazione, nel 1986, del provvedimento di tutela dell’intero parco! I responsabili stanno tuttora scontando pene esemplari. Dall’inizio dei lavori di restauro paesaggistico fino al 2011 il progetto è stato articolato in quattro diverse fasi, l’ultima dovrebbe terminare entro il 2012 con un costo complessivo stimato pari a 11 milioni di euro.



...In ultima analisi, il progetto non solo soddisfa l’esigenza prioritaria di bonificare ma anche dirappresentare l’identità di una nuova società, più coscienziosa del proprio impatto sull’ambiente naturale rispetto a un passato non troppo remoto. Per queste ragioni, nella zona d’ingresso al parco, è stato collocato un centro di divulgazione del progetto, una specie di museo che raccoglie e illustra in modo didattico tutte le fasi dell’intervento di restauro. Seguendo il percorso verso la parte superiore della vallata, ad un certo punto, si trova una vecchia e pittoresca masìa (casa rurale catalana) ben restaurata e convertita in centro d’informazioni turistiche.


Il Parco del Garraf è situato strategicamente a 40 Km a sud di Barcellona e a 45 km al nord di Tarragona. La moderna rete stradale, un’importante infrastruttura turistica e il clima gradevole durante tutto l’anno costituiscono una destinazione perfetta per il turismo di qualità. Degne di essere menzionate per le loro eccellenti spiagge, porti attrezzati e le belle architetture moderniste sono le cittadine Sitges e Vilanova i la Geltrú. La maggior parte di case rurali che costellano il territorio del Garraf, come del resto tutta la Catalogna, sono state egregiamente trasformate in sofisticati e pittoreschi alloggi turistici, ristoranti tipici e cantine vinicole dove è possibile acquistare privatamente deliziosi vini, tra i quali il rinomato bianco del Penedès.
Buona  discarica a tutti!


fonte:  Architettura ecosostenibile

sabato 5 gennaio 2013

REINTEGRAZIONE NATURALE E SOCIALE



"103 ettari occupati da AFB Generalissimo Francisco de Miranda (Airport "La Carlota") con un obiettivo chiaro. Il modello è impostato, entro il 2020, dal Piano Strategico Metropolitan Caracas, che propone la realizzazione di città eco-sostenibile, sicura e integrata, dove "La Carlota" viene considerata come la pietra angolare del sistema degli spazi pubblici nelle Capitali Metropolitane. Tra le iniziative, per far fronte a queste sfide, Metropolitan Caracas apre ad team multidisciplinari di studiosi urbanisti interessati a competere con l'obiettivo di produrre la migliore idea di spazio, ora occupato dal parco giochi per l'aeroporto,  ambientalmente ed economicamente sostenibile, che soddisfa le aspettative del popolo della città, in particolare nel settore dell'integrazione sociale e culturale."



Manuel Delgado Arteaga, Venezuela, Jorge Pérez Jaramillo, Colombia e OPUS - Urban Office Project, Colombia.
     per affrofondimenti: www.paisea.com







































"...è ormai una certezza che la riqualificazione degli ambienti urbani degradati passa attraverso la riqualificazione degli spazi pubblici aperti, più o meno grandi: sono i luoghi del collettivo urbano, che superando il concetto tradizionale della piazza, (presentando identità e funzioni anche diverse) possono acquisire oggi le valenze che il termine piazza ha sempre avuto nella storia della architettura e della città; sono quei luoghi dove sono possibili gli scambi sociali, culturali e commerciali.....sono quei luoghi - cerniera, dove il singolo cittadino diviene comunità e trova il contatto diretto con gli altri; sono - come le piazze storiche - i luoghi dello stare e del divenire..." 

(Achille Maria Ippolito). Il parco urbano contemporaneo.

Buona riqualificazione a tutti!