sabato 25 giugno 2011

Il Brivolco detto "La valle"...

I ricordi d'infanzia sono quelli che preferisco...
A primavera io e i miei cugini giocavamo in un prato che confinava con la mia casa paterna...pieno di alberi di ulivo e fico, il prato custodiva molte essenze e ogni stagione sfidavo mia cugina a trovare un quadrifoglio...Un bel giorno il sole era ormai alto e  noi, prese dalla curiosità di scovare un fiore mai visto ci incamminammo verso "la valle", luogo proibito ai bambini essendo molto pericoloso. Ma noi non curanti di questo ordine arrivammo a percorrere il ciglio del torrente. Ricordo come fosse ieri che l'acqua, allora limpida, scorreva imponente e finiva per formare una cascata...uno spettacolo indimenticabile. Nel frattempo i nostri cari ci cercavano disperatamente mentre noi cercavamo il "fiore che non c'è". 
La giornata si concluse con una bella punizione a testa per aver infranto le regole imposte dai nostri genitori e per giunta senza aver trovato alcun quadrifoglio e senza fiore che non c'è...
Sono passati diversi anni e...
oggi mi trovo ad invitare parenti ed amici a partecipare in massa al flash-mob del 1 luglio per difendere quelle acque che hanno accompagnato la mia infanzia...





mercoledì 15 giugno 2011

spazio teatro

In un tempo lontano c'era un giardino sui tetti, e nel giardino un bambino e una bambina, e una rosa rossa e una rosa bianca, e un filo di seta legato alla luna…
Ho sempre pensato che la festa dell'epifania fosse per tutti i bambini un'occasione per trascorrere una giornata particolare...proprio per questo motivo il 6 gennaio del 2009 ci recammo insieme alle mie tre nipotine al Teatro Valle di Roma per gustarci lo spettacolo dal titolo "La regina delle nevi" rappresentato dalla compagnia teatrale Teatro Kismet OperA di Bari.
La regina delle nevi è il  percorso iniziatico di due bambini dall'infanzia all'adolescenza, un tempo della vita in cui si è molto vulnerabili, ci si ritrova diversi, a volte arroganti, con lo sguardo duro, soli. L'interesse appassionato per questa fiaba  nasce dal riconoscimento della sua ricchezza simbolica.  Il bacio di ghiaccio della regina delle nevi ruba lo stupore dell'infanzia e allora la razionalità domina l'esistenza. Questa fiaba ci incoraggia ad andare là, dove qualcuno è prigioniero delle nevi, e uscirne insieme, e ci aiuta ad affrontare le piccole e le grandi prove a cui la vita continuamente ci sottopone.
Con questo piccolo ed emozionante ricordo auguro un grande "in bocca al lupo" al Teatro Valle e a tutti coloro che si occupano di spettacoli teatrali in questo paese...


Buona frequentazione di teatro a tutti!