venerdì 2 settembre 2011

Naviganti

La prima volta che misi piede nel Salento era il 1995.
Con un gruppo di amici passammo le vacanze estive in campeggio tra Gallipoli ed Otranto. Ricordo di aver viaggiato con la SUD-EST (linea ferroviaria a unico binario che attraversa il Salento) e di aver provato una mix di sensazioni non decifrabili,   probabilmente immature per poter apprezzare quella terra apparentemente arida, ricca di alberi di ulivo e vigneti. Il paesaggio, così diverso dai luoghi a cui ero abituata, mi provocò disagio.

L'anno successivo, direzione Paros (isole cicladi), fui solo di passaggio in Puglia e quel luogo lentamente cominciò ad entrarmi nell'animo. 

Ad oggi, sono passati molti anni e questa terra l'ho frequentata durante tutte le stagioni dell'anno, senza mai saltarne uno, in compagnia della mia dolce metà che è di origine pugliese.  

Una terra di naviganti, con un fascino misterioso, caratterizzata da una piana deserta con la presenza di vere e proprie oasi, le masserie, dove scoprire la cultura di un popolo di mare... Poi la grande tradizione culinaria: il primitivo, le orecchiette, le pucce, le frise, le focacce, le bombette, le mozzarelle, la burrata, i ficatini, le fritture di paranza, i gamberi, i polpi....basta!!!

Continuate voi con un bel viaggio per scoprire cosa vi riserverà il "Salotto d'Italia".

BUON SALENTO A TUTTI!

http://sfera.ilcannocchiale.it/2004/04/09/tra_ulivi_e_trulli.html



2 commenti:

  1. torna ora dal Salento. Per me questo è l'ottavo anno di energia salentina. Bel post, condivido tutto quello che scrivi!Per me è la terra di "ricarica"!
    Bella Rita!

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  2. grazie Anna, ho visto le tue foto su fb. Molto belle! Mi piace questo tuo pensiero che la definisce terra di "ricarica".

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