giovedì 7 maggio 2020

San Lidano e il Covid19

La pandemia che stiamo affrontando da diverso tempo a questa parte, c’ha fatto comprendere come sia importante il concetto di squadra, condivisione, reciprocità, solidarietà, tolleranza, determinazione, affidabilità, trasparenza, fiducia, speranza e coraggio da esprimere in un momento  dove le paure, le angosce, l’incerto, la rabbia, la disperazione e l’isolamento tendono a sopraffare gli animi anche dei più ottimisti.

Siamo condizionati da cambiamenti radicali e tutto il periodo di isolamento vissuto e in parte ancora attivo, avrebbe dovuto farci capire come siano importanti gli aspetti  sopraelencati. Faccio questa premessa per descrivere il mio stato d’animo e le mie perplessità a fronte di una strada intrapresa da parte dell’Amministrazione setina con a capo il Sindaco sulla questione del Belvedere.

Il Covid19, fortunatamente, non ha l’effetto dell’Alzheimer e rientrare parzialmente al lavoro per trovare una proposta di Delibera sull’abuso perpetrato al Murolatera è francamente deludente.

La politica non è opinione personale ma, per essere virtuosa, deve tendere ad esprimere un sentito comune, una esigenza collettiva, un interesse pubblico che va oltre i personalismi. Mi sarei aspettata un atto d’amore da parte di chi vuole, costi quel che costi, alzare un monumento alla gloria di un Santo che si starà rivoltando nella tomba. Un atto d’amore caratterizzato dal confronto democratico per comprendere le ragioni di tutti, senza escludere nessuno. Un atto d’amore che esprima condivisione, dialogo, comunità, bene collettivo, memoria, storia, antropologia, cultura, visione del mondo, ripulito dalle celebrazioni di parata di un potere fine a se stesso. Un atto d’amore intriso di umiltà, di sentimento vero, quello empatico che entra nei panni altrui, quei panni anonimi, senza monumenti, senza esaltazioni e senza corone. Immagino San Lidano oggi, si sarebbe rimboccato le maniche e sarebbe stato tra i malati di Covid19 e si sarebbe pure risentito se qualcuno avesse “buttato soldi” per erigere una statua a sua memoria, anziché utilizzarli per scopi più umani, legati alla salvezza dei corpi e delle anime di Dio, quelle anime abbandonate a se stesse, quelle povere, quelle che, con questa emergenza sanitaria, rimarranno indietro per mancanza di strumenti e perché sono meno fortunati di altri.

E’ proprio così, la diseguaglianza sociale è un tema da affrontare quanto prima ed è fondamentale proporre soluzioni affinché nessuno rimanga escluso. Ma, ahimè! Di “esclusione” ne è intrisa l’aria, basti pensare che qualsiasi scelta fatta sul territorio, viene decisa nelle segrete stanze a cui non è dato il confronto nemmeno ai consiglieri comunali. Parlo del Belvedere, della Piazza di Sezze Scalo, del Parco di Piazzale delle Regioni e di quelle poche e sbilenche cose messe in piedi in maniera confusa, non partecipata e con un metodo che ricorda regimi totalitari.

Mi chiedo come si possano fare sonni tranquilli di fronte all’ipotesi che per un Santo non ci sia l’unanimità del Consiglio Comunale. Povero San Lidano! In mano a pochi che pensano alla politica come “potere” sulla sopraffazione del più debole, sulla vittoria dell’arrogante a scapito della coraggiosa espressione degli umili, sul controllo del voto con il “ricatto sociale”, sul pensiero “condizionato” anziché libero, sulla verità in tasca senza dubbio alcuno con una posizione diametralmente opposta  a  chi ogni giorno soffre in compagnia dei propri pensieri angosciati, sensibili ed empatici e che cerca di dare voce a chi non ha il coraggio di farlo.

Mi assalgono dubbi ogni minuto, poi , volgo lo sguardo sulla realtà che viviamo ogni giorno e mi rendo conto come, determinati “personaggi” abbiano costruito la loro fortuna sulla paura di un popolo troppo disperato per ribellarsi, troppo angosciato per pensare in maniera critica, troppo deluso per credere che possa esistere una politica virtuosa, trasparente, democratica e partecipata.

Mi riservo di esporre gli aspetti tecnici della delibera nelle sedi appropriate, quando sarà il momento. Nel frattempo, ho sentito l’esigenza e l’obbligo morale di esprimere il mio libero pensiero.

“La libertà non è star sopra un albero

Non è neanche avere un’opinione

La libertà non è uno spazio libero

Libertà è partecipazione”

 










lunedì 20 aprile 2020

La città dei bambini


Un appuntamento da non perdere e, per chi non conoscesse questi due illustri personaggi che hanno contribuito a rendere grande il nostro paese, sarà un'occasione per comprendere come "la creatività è un atto democratico" e " la conoscenza di un'opera d'arte deve essere accessibile a tutti perché tutti devono avere lo stesso uso dei linguaggi non perché tutti siano artisti ma perché nessuno sia schiavo".

Il mio pensiero è rivolto ad un ricordo che conservo nitidamente nella memoria, ovvero lo studio di ricerca svolto per la mia tesi di laurea il cui tema era "La Ludoteca,un edificio a misura di bambino.
Bruno Munari è stato uno degli autori che ho approfondito nello studio di ricerca e il progetto dell'edificio in questione, presenta diverse chiavi di lettura che riporto di seguito:

RECINTO. L’edificio-ludoteca è posto sopra una grande pedana rialzata rispetto alla quota 0.00. Tale scelta nasce da due esigenze: la prima concettuale ovvero il luogo ludico deve essere per il bambino un’isola su cui “approdare”; la seconda, più pratica, permette protezione e la possibilità di poter costruire l’edificio in qualsiasi contesto (urbano o non…);
L’OCCHIO. Tale concetto è espresso dalla scelta del lucernario posto in copertura e avente una sezione che ricorda l’obiettivo di una macchina fotografica…”che imprime le immagini di un cielo stellato, e dall’esterno c’è un occhio che controlla e protegge…”. Esplicito è il richiamo alla figura materna.

In sintesi:
  • L'oggetto-architettura e L'architettura-oggetto;
  • La giusta dimensione dello SPAZIO;
  • Lo spazio come insieme di LUOGHI;
  • L’ARTICOLAZIONE dello spazio come fattore che genera luoghi individuali e collettivi.


Il mondo dell'infanzia ha caratterizzato in maniera determinante la mia formazione e l'idea che una società possa svilupparsi su un parametro di misura come quello del bambino, genera speranza nell'approccio alla vita.
Oggi, oltre a svolgere il mestiere dell'architetto, svolgo anche un ruolo politico e sono sempre più convinta che l'unica "ripresa" che va pianificata e concretizzata non può prescindere dai bambini e dal loro mondo, dalla loro dimensione, dalla loro educazione alla creatività, da città organizzate sulla loro misura con l'obiettivo virtuoso di formare generazioni libere da ogni forma di schiavitù.

Allego alcune immagini della ricerca che ho svolto per la mia tesi  con la speranza che sia un piccolo spunto di riflessione per chiunque abbia voglia di approfondire l'argomento.



Tavola studio su Bruno Munari

Dettaglio Tavola. La creatività come atto democratico.

Dettaglio tavola. L'oggetto

Dettaglio Tavola. La bibliografa e i Prelibri

Dettaglio Tavola studio aldo Van Heyck e la città
...Fa di ogni posto un luogo, di ogni casa ed ogni città una serie di luoghi, poiché una casa è una piccola città, e una città una grande casa...(Aldo Van Eyck)

Ingresso di una scuola



Vista progetto Ludoteca


Pianta e prospetto Ludoteca

Prospetto e sezione Ludoteca






martedì 18 febbraio 2020

Parco lineare. Rassegna stampa

lunedì 17 febbraio 2020

La giornata dello sport sulla Ex 156 dei Monti Lepini

Al Presidente Commissione
Cultura, Politiche Scolastiche e Sport
Ai Componenti della commissione

Al Presidente Commissione
Urbanistica e Ambiente
Ai Componenti della commissione

Via Diaz n. 1 - 04018 Sezze (LT)


Oggetto: Proposta di Progetto del Gruppo Consiliare SBC per la Festa dello Sport 2018

In riferimento alla richiesta Prot. n. 13256 del 12-06-2018 nella quale la Presidente Federica Fiorini invita i componenti della commissione che presiede a fare proposte in merito all'organizzazione dell'estate Setina 2018, le Consigliere Comunali del Gruppo Consiliare SBC nella persona di Contento e Palombi, coadiuvate dal Movimento Politico che rappresentano espongono quanto segue:

La XV giornata nazionale dello sport 2018 si è svolta lo scorso 3 giugno ed ha avuto uno slogan molto efficace: “Lo sport difende la natura”
Tale giornata si è incentrata su questo tema riportato nello slogan, vicino alle istanze declinate dal CIO (Comitato Olimpico Internazionale) attraverso l'Agenda 2020, nella quale la sostenibilità ambientale viene identificata come una delle finalità da perseguire, partendo dalla responsabilità che lo sport ha dal punto di vista educativo e sociale anche nel preservare, tutelare e valorizzare la natura.
L’aspetto che viene spontaneo analizzare, riguarda la stretta relazione tra le discipline sportive e il contesto paesaggistico entro il quale vengono esercitate. Sarà sicuramente incisivo e qualitativo considerare il rapporto tra l’essere umano e il mondo naturale che lo circonda. Inoltre, la riflessione è necessaria e merita ulteriori approfondimenti per spiegare come sia importante organizzare un evento sportivo in un luogo particolarmente caratteristico così da puntare allo sviluppo di progetti sostenibili e diffondere la cultura dello Sport come concetto Libero,condiviso e pulito.
Per questo motivo l’evento, legato alla festa sportiva, va inquadrato in una visione strategica che vede la fruizione da parte della collettività dello Scalo, dell'asse che collega il sito del Monumento Naturale dei Dinosauri al Lago Mole Muti (sito naturalistico di grande pregio vedi adesione al Contratto di Fiume Ufente) e all’Arnalo dei Bufali (sito preistorico di rilevante importanza storico-archeologico e culturale per il nostro paese).
Il tratto da considerare è senza dubbio la ex 156 dei Monti Lepini che dovrebbe diventare un parco lineare e identificarsi come uno spazio collettivo di aggregazione socio-culturale con elevato valore ambientale. Sicuramente un tracciato da riqualificare con un'azione sostenibile e che vede lo sviluppo del cosiddetto eco-turismo (passeggiate a piedi e a cavallo, in bicicletta, navigabilità Ufente con canoe, gite scolastiche ai monumenti d'interesse archeologico nonché al Parco dei Dinosauri, riconnessione con Ceriara di Sezze dove passa la via Francigena del Sud, sentieri e percorsi collinari passando per le Doline del Centro Italia e arrivando a visitare il Centro storico del Paese per poi ricollegarsi con l'antica via Setina e scendere nuovamente al Monumento Naturale).
Come tradurre una trasformazione territoriale così complessa e lungimirante in azioni concrete finalizzate a far crescere massa critica e consapevolezza collettiva di quelle che sono le potenzialità territoriali a cui puntare?
Da questo quesito si deve partire per indagare come, in questo momento storico, la politica deve condurre le scelte verso una direzione che vede la bonifica di aree compromesse e la valorizzazione in termini di sostenibilità e salvaguardia ambientale.
Come sopra descritto e come meglio riportato nella mappa, l’asse oggetto della proposta è il tratto della ex 156 dei Monti Lepini (oggi di competenza comunale) che, dovrebbe diventare un asse attrezzato e ciclopedonale con la scelta di ridurre la carreggiata stradale e metterla in sicurezza per renderla fruibile alla collettività.

"...è ormai una certezza che la riqualificazione degli ambienti urbani degradati passa attraverso la riqualificazione degli spazi pubblici aperti, più o meno grandi: sono i luoghi del collettivo urbano, che superando il concetto tradizionale della piazza, (presentando identità e funzioni anche diverse) possono acquisire oggi le valenze che il termine piazza ha sempre avuto nella storia della architettura e della città; sono quei luoghi dove sono possibili gli scambi sociali, culturali e commerciali.....sono quei luoghi - cerniera, dove il singolo cittadino diviene comunità e trova il contatto diretto con gli altri; sono - come le piazze storiche - i luoghi dello stare e del divenire..."








Il luogo cerniera riportato nella citazione può identificarsi proprio in questo tratto perché cerniera e contenitore allo stesso tempo di un concetto vitale per un insediamento urbano come quello di Sezze Scalo, nato in maniera spontanea e che necessita di una riqualificazione urbana.

Più concretamente, la proposta consiste in:
1.  Prevedere la piantumazione degli alberi concessi dall’Astral al Comune di Sezze per la compensazione relativa al taglio dei platani effettuato sul tratto che va da Sezze Scalo verso Latina;
2. Stabilire la data dell’evento per la festa dello sport e per quella data verificare la messa in sicurezza del tratto stradale per la fruizione a piedi e in bicicletta (chiusura al traffico dall’asse principale prossimità Mole Muti, vedi immagine);
3. Attività di sport libero e ricreativo lungo il tratto in questione con la collaborazione di associazioni, società sportive e cittadini.

Sezze, 19 giugno 2018

Certe di un positivo riscontro, porgiamo
Cordiali saluti 


Le Consigliere Comunali del Gruppo

Rita Palombi
Eleonora Contento