Sal era un pesciolino alquanto anomalo, amava nuotare a pelo d’acqua, a differenza di tutti gli altri pesci della sua comunità che nuotavano ad una certa profondità. Gli abissi del mare per Sal però erano troppo bui ed egli aveva sempre cercato di raggiungere quella luce chiara che fievolmente filtrava attraverso la superficie dell’acqua. A causa di questo suo modo d’essere, il pesciolino era da tutti considerato un “diverso” e per questo isolato. Talvolta Sal correva tra le lacrime dalla sua mamma, che lo amava più di ogni altra cosa, e che era solita dirgli:...
un blog dai contenuti innovativi per un paese di provincia in forte "espansione non programmata"...buona partecipazione a tutti
domenica 19 dicembre 2010
Un pesce fuor d'acqua di nome...
...forse questo giardino affaccia le sue terrazze solo sul lago della nostra mente...(M. Polo)
...A meno che non si dia l'ipotesi opposta: che quelli che s'arrabattono negli accampamenti e nei porti esistano solo perché li pensiamo noi due, chiusi tra queste siepi di bambù, immobili da sempre...(M. Polo)
da "Le città invisibili" di Italo Calvino
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