La Residenza Bivaccourbano si pone all’interno del panorama di residenze internazionali.
Il Bivacco Urbano diventa una sorta di botte di Diogene, nella quale l’abbandono di tutto ciò che è superfluo lascia spazio alla pratica del fare, della pratica e della riflessione tra artisti.
FINALITA’ E OBIETTIVIIl progetto Diogene Bivaccourbano intende favorire lo scambio e la mobilità degli artisti, riducendo le strutture dedicate a tale scopo a pochi elementi essenziali, individuando e avvalendosi della rete preesistente di servizi pubblici di Torino, al fine di limitare i costi e convogliare le risorse nella realizzazione di una struttura abitativa essenziale, evitando la costruzione e la gestione di sistemi permanenti complessi.Il programma Diogene Bivaccourbano potrà ospitare da uno a tre partecipanti che verranno selezionati da una commissione formata dagli artisti componenti del progetto Diogene. Il periodo di residenza avrà una durata massima da sei a nove settimane. L’organizzazione offrirà ai partecipanti tutto il supporto logistico ed economico necessario per la realizzazione del proprio progetto e lavorerà alla creazione di una rete di relazioni con le istituzioni e i soggetti dell’arte contemporanea.Gli artisti invitati, durante la permanenza in città, risiederanno all’interno del bivacco (Tram) progettato e costruito dal gruppo Diogene e avranno a disposizione un kit che garantirà l’autosufficienza del modulo abitativo (un pannello fotovoltaico a 12 volt, una stufa e un fornello a gas, un wc portatile), una mappa della città con le indicazioni dei servizi esistenti.
un blog dai contenuti innovativi per un paese di provincia in forte "espansione non programmata"...buona partecipazione a tutti
martedì 19 giugno 2012
Bivaccourbano
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...forse questo giardino affaccia le sue terrazze solo sul lago della nostra mente...(M. Polo)
...A meno che non si dia l'ipotesi opposta: che quelli che s'arrabattono negli accampamenti e nei porti esistano solo perché li pensiamo noi due, chiusi tra queste siepi di bambù, immobili da sempre...(M. Polo)
da "Le città invisibili" di Italo Calvino
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